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MARESCIALLI

Principe Józef Antoni Poniatowski (1762-1813), principe del Sacro Romano Impero Germanico

Appartenente alla famiglia nobiliare Poniatowski e nipote dell'ultimo re di Polonia (Stanislao Augusto Poniatowski) e figlio di un maresciallo austriaco, inizia la sua carriera nell'esercito austriaco con il grado di colonnello. ed aiutante di campo dell'imperatore.

Nel 1789, lascia l'esercito austriaco per raggiungere l'armata polacca per raggiungere suo zio. Stanislao Augusto gli affida il comando dell'esercito polacco d'Ucraina con il quale combatte contro i russi nel 1792 e dopo la Confederazione di Targowica, lascia l'esercito seguito dai migliori ufficiali.

Nel 1794, si arruola come soldato semplice nell'armata di liberazione per l'indipendenza della Polonia prima della spartizione della stessa nel 1795. Si ritira quindi nelle sue terre fino al 1806 quando viene nominato governatore di Varsavia da Federico Guglielmo III di Prussia.

All'arrivo di Napoleone, con la fondazione di un governo provvisorio del Granducato di Varsavia, Józef si allea nuovamente all'impero pensando che quella è la sola possibilità per la Polonia di riavere l'indipendenza ed i suoi territori. Egli viene nominato ministro della guerra del Granducato di Varsavia e generalissimo. Difende le frontiere contro gli austriaci e li respinge nel 1809, per questo riceve la Legion d'Onore.

A capo del ministero, riorganizza il nuovo esercito polacco che si distinguerà in tutte le successive battaglie napoleoniche. Viene ferito durante la campagna di Russia quando era al comando del V Corpo d'armata. Mostra la grandezza del suo talento alla battaglia di Borodino e nella ritirata viene ferito nell'attraversamento del fiume Beresina. Riformato l'esercito polacco, raggiunge Napoleone a Saxe nel luglio del 1813. Il suo eroismo alla battaglia di Wachau gli vale la nomina a Maresciallo dell'Impero il 16 ottobre 1813. Muore tre giorni più tardi nel corso dei combattimenti nella battaglia di Lipsia.

Il suo corpo, ritrovato soltanto il giorno 24, viene imbalsamato e riportato a Varsavia e quindi a Cracovia nella tomba dei re di Polonia. Ai suoi funerali a Lipsia, i vincitori ed i vinti rappresentavano l'Europa intera.

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