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PLACES - ITALIA 1
PORTOFERRAIO
CHIESA DELLA MISERICORDIA
ISOLA D'ELBA - CHIESA DELLA MISERICORDIA

L'Arciconfraternita della Reverenda Misericordia fu fondata da Giovanni de' Medici nel 1566.
In mancanza di una propria chiesa, ebbe come sede iniziale l'altare destro con il crocifisso ligneo cinquecentesco del Duomo.
Questa piccola chiesa fu costruita nel 1677 e conserva le reliquie di San Cristino, il martire patrono di Portoferraio. Dal 1852, ogni 5 maggio, vi si celebra una messa in onore di Napoleone.
Di notevole pregio è l'organo a canne costruito nel 1792 e la Madonna con il Bambino, posta sulla pila sinistra dell'acqua benedetta, attribuita all'allievo di Giovanni Pisano, Tino da Camaino.
Sempre sulla sinistra, andando verso l'abside, si trova esposta in una teca una grande corona regale in legno che ricorda la "sacrilega" trasformazione della Chiesa del Carmine in Teatro operata da Napoleone Bonaparte nel 1814:

   Perché rammenti la vicenda
   di un oratorio sepolcrale
   da Napoleone I
   trasformato in civico teatro
   cui la dignità imperiale
   sorvolò sì fugace
   questa corona
   ivi già insegna del palco augusto
   fu qui nel pio luogo finalmente riposta.
   Oh caducità dei troni
   Oh volubilità della gloria della fortuna
   Oh verità di ogni umano disegno.

San Cristino, Patrono di Portoferraio

L'urna contenente le spoglie del Santo, martirizzato nel 65 durante la persecuzione di Nerone, fu riscoperta nel 1661 a Roma nelle catacombe di Priscilla. Nello stesso anno il portoferraiese Antonio Vai chiese al Papa Alessandro VII di concedere un "corpo santo" alla Reverenda Confraternita della Misericordia di Portoferraio alla quale apparteneva.

Il Papa appagò il desiderio del Vai che subito portò la Santa reliquia a Portoferraio. Si crede che il corpo del Santo giungesse il 29 aprile, giorno in cui, prima il popolo, poi la chiesa, consacrò votivo a S. Cristino. Nel 1764 Clemente XIII proclamò S. Cristino Patrono di Portoferraio.

Accanto alla Chiesa della Misericordia, si trova un piccolo museo che custodisce cimeli storici dell'epoca napoleonica: paramenti, vasi, ostesori e calici sacri.
Tra gli oggetti di maggior valore troviamo la Bandiera con le tre api ricamate in filo d'oro che Napoleone donò all'Elba il 4 maggio 1814, la maschera in bronzo di Napoleone morente donata dal principe Anatolio Demidoff e il calco bronzeo della sua mano destra donato dal Museo dell’Armée de Paris.

Dal 2016 all'interno del museo è conservata anche un'ambulanza a trazione manuale restaurata dalla Misericordia di Portoferraio: un piccolo tesoro che senz’altro vale la pena di vedere.
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