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PROGETTO

Benvenuto!

Quanti siti internet si richiamano a Napoleone Bonaparte? Quanti circoli, associazioni, club cercano di perpetuarne la memoria? Quanti libri sono stati scritti su di lui? Quante opere d’arte, quanti oggetti, quanti soldatini di piombo, quanti cartoni animati richiamano più o meno direttamente la sua figura? Quanti film l’hanno riecheggiata?


Il fenomeno, lungi dall’essersi arrestato, a poco meno di duecento anni dalla sua caduta continua a vivere di una carica propulsiva inesauribile. Si alimenta di se stesso, al punto che in Italia, appena pochi anni fa, N., lo straordinario romanzo sull’Imperatore di Ernesto Ferrero, vinse il più ambito dei premi letterari, per poi fornire lo spunto alla realizzazione di un ennesimo film di successo diretto da Paolo Virzì.

Le battaglie più note di Napoleone, da Austerlitz a Waterloo, vengono «ri-giocate» da appassionati di tutto il mondo. I giocattoli ne riproducono il mito. Abbigliamento e arredamento hanno conosciuto mode ispirate al suo personaggio. Ancora oggi esiste un mercato napoleonico, un business con un giro d’affari a tanti zeri.

Al di là delle profezie su se stesso fatte da Napoleone durante l’esilio a Sant’Elena, è innegabile che la sua opera abbia lasciato un segno nel tempo ben oltre quanto potessero immaginare i suoi avversari, alla fine vincitori. La loro, per certi versi, è stata una vittoria di Pirro. Non solo perché le idee liberali, le riforme legislative e amministrative, la creazione di nuovi modelli culturali borghesi hanno finito con il superare qualsiasi tentativo di restaurazione e ritorno al passato, ma soprattutto perché l’uomo ha qualcosa che supera le barriere del tempo.

Napoleone non è un eroe omerico, ma a suo modo è un archetipo pur essendo un protagonista della storia moderna. C’è qualcosa che lo fissa nel tempo, differenziandolo da altri grandi del suo tempo o di epoche successive.
"Per celebrare le gesta di colui che è stato considerato il più grande condottiero della storia, sono stati scritti quasi 100.000 volumi. Una cifra superiore a quanti sono i giorni che ci separano dalla data della sua morte: 5 Maggio 1821.
Napoleone è più di un grande statista e condottiero ... è un proprio e vero mito.
Attorno a lui si è creato un alone, un culto che è proseguito molto oltre la sua morte.

Napoleone dalla prima Campagna d'Italia inizia ad avere il culto di se stesso e soprattutto impara a trasmetterlo agli altri.

Egli vola come il lampo e colpisce come la folgore.
Egli è dappertutto e vede tutto.


Sapeva leggere nel futuro:

L'impulso è dato.
Penso che dopo la mia caduta e la sconparsa del mio sistema
non vi possa essere in Europa altro grande equilibrio possibile
se non l'agglomerazione e la confederazione dei grandi popoli

Anche il suo avversario politico di sempre René de Chateaubriand gli concede l'onore delle armi

Bonaparte limitò le libertà del suo presente ...
... ma preparò le libertà del futuro!

Parliamoci chiaramente ...

Quando mai era accaduto che in dieci anni un singolo individuo riesce a creare un impero vasto come quello romano, che la repubblica aveva costruito in alcuni secoli ....
E' questa la cosa che folgora di Napoleone, come mai un uomo sia riuscito a diventare dal nulla il capo di una Grande Francia Rivoluzionaria, a formare uno stato e a dichiare guerra a tutte le teste coronate d'Europa.

Non si rimane insensibili alla morte di un uomo che nella sua parabola era partito dal nulla, era arrivato ad essere l'uomo più potente d'europa dai tempi di Carlo Magno e che poi finisce su uno scoglio.
C'è qualcosa di tragico e di drammatico in tutto questo.
In quest'epoca inizia il romanticismo.
Gli eroi sconfitti sono ancora più mitizzati dei vincitori ... la tragedia non è quella dell'eroe vincitore ma è quella dell'eroe sconfitto perché ha tentato una grande impresa....!"

* * * * * * *

La rivoluzione e ancor più la figura di Napoleone tracciarono un solco.
Dopo di lui le cose non furono più le stesse.
Il nostro compito è cercare di raccogliere, riunire e condividere tale periodo storico con tutti gli appassionati.
Facendo errori, dimenticanze .... ma provandoci.

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